Terra dei Fuochi, Ilva, Pacchetto Clima, dissesto idrogeolico e Grandi Navi tra le priorità sul tavolo del neo Ministro Gian Luca Galletti, già sottosegretario al Miur con Enrico Letta.
Ne ha parlato Renzi nel suo discorso per la fiducia al Senato e lo ha ribadito il nuovo Ministro dell’Ambiente: tra i primi problemi da affrontare c’è il dissesto idrogeolico. Emergenza che Gian Luca Galletti si è già trovato ad affrontare quando era consigliere regionale dell’Emilia Romagna gravemente colpita dalle alluvioni.
Un fascicolo a cui se ne aggiungeranno molti altri. Il piano rifiuti, primo fra tutti quello di Roma, l’istituzione dei reati ambientali, la rimozione del relitto della Concordia, il completamento dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) e dell’Ilva. Tra le priorità che Galletti si ritroverà sul tavolo del suo ufficio di via Cristoforo Colombo anche il pacchetto Clima in vista del semestre europeo.
Il pacchetto Clima e energia dell’Ue, ben si innesta tra l’altro con un’intera sezione del maxi programma europeo per la ricerca Horizon 2020 di cui Galletti, in qualità di Sottosegretario al Miur con particolare attenzione alle politiche della ricerca, ben dovrebbe conoscere i raccordi, i fondi, i bandi di gara per drenare finanziamenti in Italia anche sui temi ambientali. Una competenza che dovrebbe incrociarsi con la collega del Ministero dello Sviluppo Economico, Federica Guidi e con quella del Miur, Stefania Giannini.Tra l’altro, Galletti nel suo precedente incarico si era occupato di riqualificazione degli edifici scolastici, tema molto caro a Matteo Renzi.
Insomma il lavoro al nuovo ministro dell’Ambiente non manca così come le richieste da parte del mondo ambientalista di spingere l’Italia verso una nuova economia green. Nel frattempo, tra i “vari fascicoli che scottano”, c’è quello sulle bonifiche. Dopo il passaggio in Senato è diventata legge dello Stato la norma contenuta nel Decreto Destinazione Italia volta a regalare nei Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche miliardi di euro ai privati, anche ai peggiori inquinatori, pure se rei confessi e condannati in via definitiva. Un tema sul quale si era espresso anche l’allora ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, dicendo: “Nessun condono tombale per gli inquinatori, l’intento è quello di sbloccare situazioni decennali in cui le bonifiche non sono state fatte”.
Una sfida nella sfida visto che tra le sue prime dichiarazioni Galletti ha tenuto a sottolineare che con Orlando si è confrontato su “tutti i fascicoli aperti”, spendendo parole di ammirazione per l’ex titolare dell’Ambiente: “Voglio dire che Orlando ha fatto benissimo. La sfida è di fare almeno come lui” è il fair play con cui Galletti ha iniziato i suoi primi passi da ministro.
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