“L’energia è ciò che diventa” e Toni Servillo presta la propria voce per raccontare un nuovo concetto di energia
65 inquadrature, 25 location, 5 giorni di shooting: la nuova campagna televisiva Eni è stata girata interamente a Barcellona, con la regia di Bruce St Clair e la voce di Toni Servillo. Una nuova campagna istituzionale che dal 3 ottobre sarà, dopo la TV, anche sulla carta stampata e su Internet. Indubbiamente una bella campagna, forse la migliore degli ultimi mesi, che grazie alle immagini altamente evocative ed emozionali cattura l’attenzione e si fa ricordare. Il merito va sicuramente alla voce di Toni Servillo, espressione della cultura italiana e attore de “La grande bellezza”, il film candidato agli Oscar 2014. Un voice over di altissimo livello, che racconta l’energia in forma poetica perchè, come lo stesso attore spiega in un’intervista, “è importante far correre il concetto di energia su diversi piani. “L’energia è condivisione e la voce diventa un elemento distintivo in cui riconoscersi perché”, sempre secondo Servillo, “i nostri piccoli gesti quotidiani possono avere effetti importanti anche su altre situazioni”.
Bella l’idea di parlare di energia in termini di concetto “bigger than life” e bella la fotografia e il gusto dell’immagine. Il montaggio è forse un po’ serrato ma, come spiega Annalisa Messa, Senior VP Identity Management Eni, “abbiamo voluto giocare tra testi e immagini, utilizzando prima il testo e poi le immagini per dare più efficacia al messaggio recitato da Toni Servillo”.
La campagna Eni, pur essendo simile ad altre campagne analoghe per concepimento, è sicuramente diversa e migliore.
E non finisce qui. Secondo Annalisa Messa, “al web dedicheremo una parte importante dei nostri investimenti”. Circa il 5% sarà destinato e declinato su display, video, mobile e SEM. Anche il progetto casa efficiente, una sezione di consigli sul risparmio energetico e un feeding di contenuti di Ovopedia, saranno in chiave social “Il mondo del web nasce, si costruisce e cresce”, ha spiegato ancora Annalisa Messa, “e il web non lo fa l’azienda”.
Ai consumatori quindi, che per Eni sono in primis produttori di energia, il compito di “dare all’energia un’energia nuova”.
Un’energia che, almeno secondo Eni, non si ferma al semplice interruttore della luce, alla fiammella del gas ma che deve diventare altro. Questo “altro”, cioè che l’energia vuol dire anche persone al cinema, onde del mare, gente che esulta per un gol a pallone, è però un messaggio ancora difficile da far comprendere. O meglio, nella campagna Eni passa quasi in subordine, dal momento in cui si è voluto anche ricordare che l’energia è fatica, che significa opportunità per chi non ne dispone e che ha bisogno di ricerca e innovazione per essere sempre disponibile. Tutte attività importanti su cui Eni investe risorse considerevoli e che non vanno tra l’altro confuse con il risparmio energetico. Il cittadino comune ha bisogno di chiarezza perché, è vero che l’energia è uno degli ambiti più vicini al nostro quotidiano, ma proprio per questo spesso viene sottovalutata. Tranne che in un aspetto: il costo.
Alla signora Maria degli sforzi di Eni – e dei suoi investimenti – importa marginalmente: ciò che importa è che continuiamo a pagare l’energia il 20% in più rispetto ad altri paesi europei e che forse anche questo mese ha dovuto chiedere una dilazione di pagamento perché la pensione non le consente di saldare la bolletta.
Nel frattempo, se vuole, può continuare ad emozionarsi guardando lo spot Eni.
http://www.eticanews.it/2012/05/terzo-grado-per-il-cane-a-sei-zampe/