Commissione Ue vara pacchetto clima: 40% di Co2 in meno e 27% di rinnovabili al 2030. Grande assente il risparmio energetico. Bocciato, per il momento, il fracking
Roma, 22 gen. (Adnkronos) – La Commissione europea ha raggiunto l’accordo sui target vincolanti nel pacchetto clima prevedendo una riduzione del 40% di emissione di Co2 di gas clima-alteranti e il 27% delle rinnovabili nel mix energetico al 2030. “La proposta al 2030 è fondamentale, è un pacchetto ambizioso ma fattibile”, ha affermato il presidente della Commissione europea Josè Barroso nel corso della conferenza stampa a Bruxelles.
Il pacchetto clima varato “non va contro l’industria” ha sottolineato Barroso. “Il rapporto tra clima e industria è un rapporto possibile”, ha aggiunto. Riguardo il tetto del 27% di rinnovabili nel mix energetico, Barroso ha rimarcato che “è un segnale importante anche per gli investitori“.
“Le aziende -ha detto Barroso- non sono state contente quando alcuni governi, in maniera unilaterale, hanno modificato alcuni obiettivi. Questo chiaramente crea incertezza e parliamo di investimenti, in alcuni casi ingenti”.
La Commissione europea ha adottato oggi una raccomandazione non vincolante per rassicurarsi “che adeguate salvaguardie siano messe in campo riguardo il fracking” e la scelta “spetta ai singoli Stati membri” ha ribadito il presidente della Commissione Ue. Nella raccomandazione l’Ue invita gli Stati membri “a pianificare gli sviluppi e valutare i possibili effetti cumulativi sull’ambiente prima di concedere le licenze” per l’estrazione. Inoltre, si legge nella raccomandazione che la Commissione europea consiglia “di valutare attentamente i rischi ambientali e di assicurarsi dell’integrità del pozzo e l’applicazione delle migliori pratiche”.
Nel pacchetto clima e energia “avevo chiesto una riduzione delle emissioni di Co2 al 35%, un obiettivo meno ambizioso”. Così il commissario europeo all’Energia, Gunther Oettinger, parlando alla conferenza stampa di Bruxelles. Oettinger ha riferito di aver presentato anche argomentazioni per portare non al 40% ma al 35% il tetto delle emissioni di gas clima-alteranti ma, ha aggiunto, “sono democratico e quindi si è deciso il 40%.
“Dobbiamo -ha proseguito Oettinger- completare il mercato interno e sviluppare ulteriormente le infrastrutture” del settore energetico. “Dobbiamo diversificare, creare maggiore competitività, avere meno regolamentazione dei prezzi a livello di dettaglio e anche una eventuale riduzione delle tasse a livello degli Stati membri”. Dobbiamo fermare e ridurre “il divario tra i costi e i prezzi dell’energia che si registra tra l’Unione e gli altri paesi del mondo come gli Usa e l’Asia”.
“Non dobbiamo accettare che questo divario aumenti ulteriormente -ha aggiunto Oettinger- In Europa il prezzo dell’energia è doppio rispetto agli Stati Uniti, dobbiamo ridurre questo prezzo, dobbiamo aprire un dibattito anche sulla tassazione che in alcuni paesi grava per il 5% e più sul prezzo dell’energia“.
Di seguito i primi commenti al pacchetto clima
Wwf: “Un freno alla modernizzazione del sistema energetico”
Legambiente: “Obiettivi insufficienti”
Anev: “Obiettivi poco ambiziosi”
Free: “Bene -40% Co2, per rinnovabili obiettivo riduttivo”
Stagnaro (Istituto Bruno Leoni): “Obiettivo difficile da raggiungere”
Ferrante: “Deludono scelte
Greenpeace: “Deludenti proposte”
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