Il Governo starebbe ipotizzando il commissariamento di due società pubbliche attive nel campo dell’energia. In particolare, secondo quanto riportato dall’ANSA, si tratterebbe di Sogin, responsabile dello smantellamento del nucleare, e del gruppo Gse, che comprende il Gestore dei servizi energetici (Gse) responsabile degli incentivi da rinnovabili, l’Acquirente Unico (Au) responsabile della fornitura di elettricità ai clienti del mercato tutelato ed il (Gme) che gestisce la Borsa elettrica, del Gas e dei mercati ambientali. Al decreto starebbe lavorando il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (Dagl), la struttura di supporto al Presidente del Consiglio dei Ministri per il coordinamento dell’attività normativa del Governo e, secondo quanto riferiscono informalmente fonti vicine al dossier, anche se non ci sono conferme ufficiali, la ragione che sarebbe dietro il commissariamento della Sogin sarebbe legata a divergenze emerse alla guida della società. Sul Gruppo Gse, i cui vertici sono in scadenza di mandato, invece ci sarebbe la volontà di mettere mano al comparto dell’elettricità su cui gravitano notevoli interessi.
Sull’ipotesi di commissariamento, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo l’intervento di Aeegsi e Antitrust per opportune azioni di vigilanza e controllo. In particolare, riporta una nota stampa a firma dei senatori M5S Gianni Girotto e Gianluca Castaldi, della Commissione Industria Senato,”è in arrivo l’ennesimo blitz Renzi, con il silenzio assordante del ministro Guidi, nel settore energia con l’obiettivo di favorire nuovamente sia i conti delle grosse aziende a spesa dei consumatori e delle piccole imprese, sia lo shopping su società del gruppo da parte delle lobby di potere”
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