Oggi l’assemblea dei soci di Veneto Sviluppo, la società finanziaria partecipata dalla Regione Veneto, approverà il bilancio con perdite per 3,5 milioni di euro. X Group in concordato preventivo.
Conti in rosso per Veneto Sviluppo che chiude in perdita il 2011: 3,5 milioni dovuti alla svalutazione di partecipazioni per circa sei milioni. Salasso che, secondo quanto riportato dal Corriere di Verona, è dovuto principalmente ai quattro milioni del buco di X Group, società padovana produttrice di celle fotovoltaiche finita in rovina qualche mese fa. La holding che la controlla è infatti in liquidazione e la società operativa è sotto richiesta di concordato preventivo.
XGROUP S.p.A. è stato uno dei soci fondatori del Consorzio per il solare Italiano ed era il principale produttore italiano di celle fotovoltaiche in termini di capacità produttiva installata (150 MWp/anno) con le quali assemblava e vendeva moduli a proprio marchio. XGroup con due stabilimenti in Italia, uno dedicato alla produzione di celle in provincia di Padova e uno per la produzione di moduli in provincia di Latina, è stata una delle società simbolo del boom dell’era d’oro del fotovoltaico: da 0 euro del 2007 a 97 milioni di euro assumendo 256 persone a tempo indeterminato. Oggi il passivo ha raggiunto i 18 milioni di euro: da 80 mila celle prodotte nel 2009 la produzione è crollata da 40 mila prima a 20 mila, per poi arrivare allo zero a fine 2011.
Secondo quanto riporta il Corriere di Verona, Veneto Sviluppo ha avviato le azioni legali del caso per recuperare l’investimento ma intanto deve registrare una voce che, già da sola, determina il rosso del 2011. Senza svalutazioni (che comprendono anche le quotate AcegasAps e Ascopiave) il risultato netto avrebbe riflettuto quello positivo della gestione operativa. Quanto al cda, resterà a tredici componenti ma la palla passa in Regione: oggi la prima commissione avvierà un primo esame delle candidature. Lavoro lungo: sono 104 per sette poltrone di nomina pubblica.
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Non avete idea di che “corporate governance” ci fosse in X Group. Se trovate il track record di ciascuno dei dirigenti vi meravigliate del perchè non siano falliti prima. Da notare che già nel 2008 i fondi id investimento che erano stati contattati delineavano gli scenari che poi si sono verificati. Sono stati derisi e si è provveduto a successivi aumenti di capitale per sostenere l’azienda. Morale: un sacco di soldi buttati via e imprecazioni al governo…
Gentile,
non si può fare impresa sperando di beneficiare dei contributi statali sine die, a maggior ragione in un periodo economico così difficile e complesso. Mi chiedo se la corporate governance di X Group abbia mai fatto una seria pianificazione finanziaria oppure, come testimonierebbe il tracollo spaventoso e rapidissimo, si sia ridotta a campare alla giornata! Inutile prendersela con i cinesi…ed intanto altre centinaia di posti di lavoro sono andati in fumo!
Già, tra l’altro anche le aziende del settore, in Cina, stanno chiudendo. Da notare poi che questa azienda, come altre, sono entrate in crisi quando ancora gli incentivi c’erano, sia pur con riduzioni in corso d’opera. Come al solito la verità sta sempre in mezzo e le responsabilità non sono sempre e solo le più evidenti.