Atteso per domani un altro processo sulla vicenda dei campi fotovoltaici sequestrati in Puglia; l’amministrazione degli impianti è al momento affidata ad un custode giudiziario e gli incentivi sono regolarmente erogati.
Della vicenda giudiziaria che vede coinvolti la cinese Suntech e il fondo di investimento Global Solar Fund ormai sono noti tutti gli sviluppi. Una nota delle aziende ha fatto sapere che gli impianti sotto sequestro sono attualmente 47 per una potenza pari a 37,8MW e gli incentivi vengono regolarmente versati ma non vengono percepiti nè da Suntech nè da GDF.
Notizia confermata anche dal magistrato Nicolangelo Ghizzardi della procura di Brindisi, a cui è stata posta direttamente la domanda su: “quale è il destino attuale degli incentivi“.
“Gli impianti“, ha spiegato al telefono il procuratore, “continuano a produrre regolarmente energia. L’amministrazione però è affidata ad un custode giudiziario incaricato di accantonare incentivi e guadagni, fino alla definizione dei procedimenti penali a carico degli indagati (dodici le persone arrestate e ventiquattro quelle finite sotto inchiesta per associazione abusiva, abusi edilizi e falso nda). Somme che attualmente vengono depositate in un conto corrente e utilizzate per far fronte alla manutenzione e a tutte le spese ordinarie di gestione degli impianti“. “In tutto“, ha spiegato ancora Nicolangelo Ghizzardi, “gli incentivi sequestrati ammontano a 6 milioni di euro. Di questa cifra mancano all’appello 3 milioni di euro relativi ai primi sequestri che, presumibilmente, sarebbero già stati portati all’estero“. Tutti gli altri incentivi, pari a ben 303 milioni di euro saranno ulteriormente bloccati. “Quale sarà il destino degli impianti, cioè se verranno demoliti oppure no”, ha concluso il magistrato, “al momento non lo sappiamo perchè dipenderà dagli esiti giudiziari. Dopo il primo sequestro e blocco totale, la Procura della Repubblica ha optato per il loro regolare funzionamento”.
Su quale è invece l’indirizzo del Gestore dei Servizi Elettrici rispetto alle altre autorizzazioni su cui le procure pugliesi stanno indagando, non è dato sapere. E’ il GSE, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, il titolare della convenzione per il riconoscimento delle tariffe incentivanti e “può riservarsi la facoltà di effettuare attività di controllo e/o sopralluoghi sull’impianto fotovoltaico, direttamente o tramite terzi dallo stesso debitamente autorizzati, al fine di accertare il diritto alle tariffe incentivanti…..”A loro ci siamo rivolti per capire se l’ufficio legale ha iniziato le verifiche e i controlli sulle presunte irregoralità e se si ritengono parte lesa ma non è pervenuta nessuna risposta.
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