Oggi e domani, a Milano, la presentazione di Changemakers, il programma di accelerazione di impresa sostenuto da Telecom Italia ed Expo Milano 2015 in collaborazione con Make a Cube.
In via Ampere 61 a Milano c’è fermento. Tra poco andrà in scena la presentazione di Changemakers, il progetto che, per 8 settimane, ha visto impegnati giovani talenti under 30. Una quarantina di fortunati “stattupper”, selezionati tra oltre 1500 giovani, tra meno di un’ora presenteranno ai potenziali investitori le loro iniziative imprenditoriali ad alto impatto sociale ed ambientale. Idee a cui hanno lavorato senza sosta negli ultimi mesi, affiancati dallo staff di Make a Cube, il primo incubatore in Italia, focalizzato sull’accompagnamento di imprese sostenibili e innovative di cui fanno parte una squadra di 100 mentor tra professionisti, manager, designer e business analyst.
Ma la giornata di oggi è solo l’epilogo di una storia iniziata a ottobre 2012: da domani i progetti più innovativi potranno iniziare a diventare realtà e, in futuro, trovare anche spazio in una importante vetrina come Expo 2015. Ad esempio PanPan, l’app che permette di rispondere a domande geolocalizzate, sta chiudendo un primo round di finanziamenti da 300 mila euro e ha già attivato una collaborazione con il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politenico di Milano. O, ancora, Tooteko, il servizio che rende accessibile l’arte a non vedenti e ipovedenti, ha avviato una partnership con il M.A.R.T. di Rovereto.
Progetti dove non mancano start up dalla vocazione sostenibile. Orange Fiber trasforma in trattamenti vitaminici per abiti gli scarti agrumicoli, grazie alle nanotecnologie; Recyproco mette in comunicazione, attraverso un sito di social commerce, i protagonisti del mondo del riuso e dell’up-cycling (artigiani, artisti, aziende, centri del riuso e semplici cittadini). Sempre al tema dello scambio è dedicato anche Upendu: non solo oggetti ma anche competenze possono essere scambiate, messe in rete e valorizzate attraverso l’uso di una multipiattaforma.
Come recita il claim dell’iniziativa, “trovare persone speciali con un’ambizione: utilizzare la tecnologia digitale per generare un impatto positivo su milioni di persone, questo era il nostro obiettivo”. Per il momento l’obiettivo è stato raggiunto e per una volta, ad essere premiato, è il merito.
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