Sequestrati tre impianti in Puglia per truffa ai danni del GSE: bloccati incentivi per 11 milioni di euro e altri 171 milioni non ancora erogati
Ecco che dopo il sequestro dei parchi fotovoltaici, arriva puntuale anche quello dei contributi erogati dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE). Questa volta le indagini del nucleo della Polizia Tributaria hanno portato al sequestro di 11 milioni di euro di finanziamenti pubblici percepiti – secondo gli investigatori – in maniera illecita.
E si tratta solo della prima tranche dei 182 milioni che le sei società a responsabilità limitata facenti capo alla famiglia Degennaro di Bari (Energia 1, Energia 2, Energia 3, Energia 4, Energia 5, Energia 6) avrebbero dovuto percepire nei vent’anni di attività degli impianti. Ma per averli, recita la legge, le società indagate avrebbero dovuto richiederli sulla base di atti regolari. Cosa che non è avvenuta e che l’Operazione Helios (operazione che il 17 aprile scorso ha portato al sequestro di tre mega parchi fotovoltaici nda) ha smascherato. I tre impianti infatti, estesi su 120 ettari, erano stati suddivisi in 19 mini impianti della potenza inferiore ad un megawatt per aggirare le normative regionali.
Una volta accertata la violazione degli strumenti urbanistici con la prima inchiesta – ha dichiarato il colonello Vincenzo Mangia, comandante provinciale della Guardia di Finanza – decadono i diritti alla percezione di contributi pubblici basandosi su atti falsi. Ora Giulio Daniele Degennaro (amministratore della società), Michele Corona (direttore unico dei lavori) e altre 11 persone tra proprietari terreni, progettisti e legali rappresentanti sono indagati per indebita percezione di finanziamenti pubblici, oltre al reato di falso in atto pubblico e responsabilità amministrativa delle società coinvolte.
I tre mega parchi sono stati costruiti alla velocità della luce. La dichiarazione di inizio attività è stata presentata a fine 2008 e l’allaccio alla rete elettrica è avvenuta entro il dicembre 2010. Giusto in tempo, come noto, per richiedere gli incentivi previsti dal “secondo Conto Energia”, molto più cospicui del “terzo Conto Energia”.
Nel frattempo, mentre le indagini fanno il loro corso, dalla Regione Puglia (nella persona del senatore Curto di Fli nda) fanno sapere che troppi sono i prestanomi dietro le fonti alternative e che è urgente approvare la proposta di legge istitutiva dell’anagrafe degli impianti eolici e fotovoltaici, ancora ferma in V Commissione.
Gli impianti costruiti tra le contrade Acquaro-Buffi (tra Brindisi e Mesagne), Angelini (sempre a Brindisi) e Le Forche (a San Pietro Vernotico) sono ancora in funzione in attesa dei nuovi sviluppi dell’indagine.
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