Arrestato Igor Akhmerov, titolare della Avelar Energy Ltd per una presunta truffa ai danni dello Stato da circa 37 milioni di euro relativa all’erogazione pubblica nel settore del fotovoltaico.
La Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha arrestato tre persone, tra cui un magnate russo, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano su una presunta truffa ai danni dello Stato. In carcere è finito Igor Akhmerov, titolare della Avelar Energy Ltd, riconducibile al gruppo russo Renova del magnate Viktor Vekselberg, e altre due persone sono state poste ai domiciliari. Gli arresti sono stati eseguiti nei giorni scorsi.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip di Milano Enrico Manzi su richiesta dei pm Maurizio Ascione e Luca Poniz, titolare delle indagini in cui contestano a vario titolo i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e falso.
Le fiamme gialle di Reggio Emilia stanno inoltre eseguendo, sempre su diposizione del giudice, il sequestro preventivo di beni mobili e immobili a otto persone, tant’è il numero totale degli indagati, per 37 milioni equivalente della somma della truffa ipotizzata ai danni del Gestore Servizi Energetici (Gse spa)società totalmente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Si ipotizza che il denaro sia finito all’estero.
Come si legge in una nota della Gdf, l’indagine nasce in seguito a un controllo fiscale nei confronti della Kerself S.p.A., società reggiana, capofila di un gruppo leader nel settore della realizzazione di impianti fotovoltaici, già quotato in Borsa nel mercato telematico e nel 2008, rilevata dal gruppo svizzero Avelar Energy Ltd riconducibile al colosso russo Renova del magnate Viktor Vekselberg.
In base agli accertamenti Avelar Energy ltd, presieduta da Igor Akhmerov, 49 anni, residente a Zurigo, controlla direttamente e indirettamente 16 società italiane proprietarie di numerosi impianti fotovoltaici, dislocati principalmente nelle Regione della Puglia (Altamura, Ostuni, Margherita di Savoia, Cerignola ed altri) e della Basilicata (Matera, Metaponto), che hanno indebitamente beneficiato tra la fine del 2010 e l’aprile del 2013, di ingenti contributi in conto energia erogati nel settore del fotovoltaico da GSE.
Secondo la ricostruzione della Procura tali società partecipate dalla svizzera Avelar, sarebbero state utilizzate per realizzare impianti fotovoltaici, questa è l’ipotesi, violando le norme vigenti: avrebbero usato pannelli solari di origine cinese facendoli passare, attraverso falsa documentazione, come originari della UE e in particolare come provenienti dalla Polonia (dalla società Revolution 6), sia comunicando a Gse l’avvenuto completamento di impianti prima ancora della loro entrata in esercizio, anche traendo in inganno la società tedesca di certificazione Tuv Intercert Gmbh.
Per questa presunta truffa Akhmerov, arrestato domenica sera a Ventimiglia, ora è detenuto nel carcere milanese di San Vittore, mentre Marco Giorgi e Gianpiero Coppola, amministratori del gruppo Kerself poi Aion Renewables, tra ieri e oggi sono finiti ai domiciliari. Tutti e tre sono già stati interrogati dal gip Manzi: i primi due hanno riposto alle domande, mentre il terzo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
E questo è l’epilogo del capitolo “I russi e la Corte di Re Silvio” che racconta di come gli uomini più ricchi di Russia siano arrivati in Italia ad investire sul sole italiano passando per il Veneto, dove hanno lasciato solo macerie. Una buona notizia però c’è: la Helios Technology, che produceva pannelli solari per conto di Aion, è stata rilevata da Franco Traverso, pioniere del fotovoltaico rientrato dal Canada, e riprenderà la propria produzione a Carmignano del Brenta.
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