Secondo il rapporto appena pubblicato dall’AEA, l’Agenzia europea per l’Ambiente, l’Europa non centrerà gli obiettivi di efficienza energetica entro il 2020. In Italia poco più di un terzo degli italiani sa che con le detrazioni fiscali si può ottenere il rimborso del 65% delle spese; sul sito dell’Agenzia delle entrate il documento con le voci delle agevolazioni.
Se In Italia solo tre italiani su cinque sanno che per tutto il 2013 sono state prolungate le detrazioni fiscali per il risparmio energetico, anche nel resto d’Europa le cose non vanno meglio. L’efficienza energetica è, secondo il rapporto dell’AEA, l’Agenzia europea per l’Ambiente, “una grande sfida ancora aperta”. Solo Belgio, Estonia, Malta e Spagna sono in linea con la tabella di marcia; per tutti gli altri paesi l’Agenzia chiede di agire rapidamente per correggere la situazione.
Tra questi non può mancare l’Italia dove, oltre ai problemi comuni con gli altri paesi (come ad esempio la riconversione del patrimonio immobiliare), il risparmio di energia è un argomento praticamente sconosciuto. Molte famiglie italiane, secondo un sondaggio Ispo, non sanno che fino alla fine del 2013 le detrazioni a favore dell’efficienza energetica equivalgono al 65% della spese. Secondo la stessa indagine l’interesse verso il tema è cresciuto e, nei prossimi dodici mesi, il 12% delle famiglie, oltre 2,6 milioni, potrebbe investire per migliorare i consumi delle proprie abitazioni. Uno sforzo che potrebbe equivalere a circa 10,2 miliardi di euro. Più di due terzi vorrebbe spendere fino a 5 mila euro, mentre un terzo disporrà di un budget tra i 5 mila e i 10mila euro.
Fino alle fine del 2013 (e se abitiamo in un condominio fino a giugno del 2014) a fronte di una spesa di diecimila euro, verranno restituiti seimilaecinquecento euro in dieci rate annuali. La somma complessiva è ripartita fra i vari tipi di intervento: fino a centomila euro per la riqualificazione energetica di edifici esistenti (come ad esempio le coibentazioni); sessantamila euro per l’involucro (pareti, finestre compresi gli infissi, porte esterne); sessantamila euro per l’installazione di pannelli solari e trentamila euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Il documento si può scaricare sul sito delle Agenzie delle entrate alla voce “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico”.
Ma al di là dei problemi prettamente fiscali, gli italiani non sanno orientarsi tra le tante offerte e soprattutto tre su quattro pensano che: “le norme sugli incentivi e gli sgravi fiscali cambiano di continuo e non si riesce a stargli dietro”. Al contrario delle ristrutturazioni, per gli interventi di efficienza energetica bisogna chiamare degli esperti. Sia per scegliere gli interventi, sia per rispettare le normative. L’efficienza energetica di una casa non si può improvvisare: deve avere determinati standard, verificati da un tecnico che rilascia l’attestato di certificazione energetica. E su questo ultimo tema le soluzioni creative da parte di chi si improvvisa certificatore energetico non sono mancate, così come una legislazione ancora carente rispetto alla domanda del mercato. Se invece si vogliono sostituire le finestre, gli impianti di climatizzazione invernale o installare dei pannelli solari, non c’è bisogno del certificato energetico.
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