Sono cento le aziende che, secondo l’agenzia per la protezione ambientale americana, usano un buon mix di fonti rinnovabili per risparmiare energia e ridurre le emissioni.
L’elenco è lungo e le aziende indicate sono tra le più importanti al mondo. Solo per citarne qualcuna, Microsoft, Google, Wal Mart, Starbucks, Unilever, Cysco System, Bloomberg. Tutte aziende che l’agenzia per la protezione ambientale americana ha indicato nel rapporto “Top 100“, come le più virtuose sul fronte del risparmio energetico e dell’uso di fonti rinnovabili. Colossi globali non del tutto estranei a qualche peccatuccio poco “ecologically correct” ma che sul fronte del risparmio energetico, almeno secondo l’EPA, sono ai primi posti. Impegno che vale quasi l’87% della produzione di energia verde, vale a dire 22 miliardi di chilowattora all’anno.
Ma non sono solo le grandi aziende a contraddistinguersi per il buon utilizzo di eolico, solare, biomasse e idroelettrico: nella classifica compaiono anche diverse amministrazioni, tra cui anche il District of Columbia, sede delle principali istituzioni americane. Tra le città spicca l’esperienza di Houston, la città texana nota per i pozzi petroliferi che da anni ha intrapreso la strada della conversione green e che oggi vuole diventare un’eccellenza anche per l’energia verde.
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