I 27 membri UE dovrebbero produrre un altro centinaio di Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) di energia sui consumi finali da fonti rinnovabili per raggiungere il target del 20% di energie rinnovabili entro il 2020,. Il che equivale a una media annuale di 10 Tep extra di energia finale da fonti rinnovabili
EurObserv’ER ha pubblicato l’undicesimo rapporto annuale sulle energie rinnovabili in Europa che ne fotografa lo stato al 2010:
- percentuale rinnovabili sul CFL di energia: 12.4% in 2010 (11.5% in 2009);
- percentuale rinnovabili sul consumo complessivo di elettricità: 19.8% in 2010 (18.2% in 2009);
- percentuale rinnovabili sul consumo interno lordo: 9.9% in 2010 (9.1% in 2009);
Occupazione nel settore
Considerando tutti i 27 Stati membri dell’Unione Europea i settori dell’energia rinnovabile danno lavoro a oltre 1.11 milioni di persone. Si tratta di una crescita del 25% rispetto al 2009 quando gli occupati erano circa 912 mila. Il settore con i numeri più importanti è quello delle biomasse con oltre 273 mila posti di lavoro seguito dal fotovoltaico e dall’eolico (268 mila il primo, 253 mila il secondo). Il giro d’affari nel settore fotovoltaico è cresciuto molto nel 2010 e questo ha portato ad un incremento del 50% negli occupati e in paesi come la Germania, la Francia e l’Italia i numeri vanno fino al 70% ed oltre.
Il giro d’affari
L’attività economica generata dalle energie rinnovabili nei 27 paesi Membri ha raggiunto i 127 miliardi di euro crescendo del 15% rispetto al 2009 (120 miliardi di euro nel 2009). Il fotovoltaico ha superato l’eolico con un fatturato di oltre 45,5 miliardi di euro nei mercati europei.
Per ulteriori informazioni: http://www.eurobserv-er.org/pdf/bilan11.asp
Ottimo davvero anche l’ultimo pezzo che mi hai girato. Hai ragione: a scavare in fondo non si finirebbe praticamente mai.
Continua così.
Basta non toccare il fondo, però!
Continua a seguirmi.
Buon lavoro
Lucia
Salve,
le faccio i complimenti per il pezzo: molto interessante e completo.
Se posso le giro una mia riflessione sulle enrgie rinnovabili.
Mi piacerebbe sapere che ne pensa.
Enrico
Grazie Enrico per i complimenti. Più che di doppia identità parlerei di una doppia anima: quella buona e quella malvagia di un sistema che è comunque gestito da uomini.
Come sempre quando il piatto è ricco e le maglie della legge sono larghe le cose in Italia non vanno esattamente come dovrebbero. E la nostra storia insegna che non è mai perchè il regolatore non sapeva cosa fare. Economia e politica ormai viaggiano sugli stessi binari e solo apparentemente, non si incontrano mai.
Nel sottobosco invece sono tutti allegramente insieme https://www.lucianavone.it/green-economy-in-salsa-italiana/.
Cest l’Italie