Pubblichiamo di seguito l’intervista di Sebastiano Canetta ed Ernesto Milanesi pubblicata dal Manifesto di sabato 14 aprile, al presidente dei Verdi europei.
Energia «controllata»: l’Europa cambia marcia con la strategia 20-20-20.
Si punta al 20% di fonti rinnovabili, al 20% di CO2 in meno rispetto al 1990 e a raggiungere il 20% di risparmio efficiente entro il 2020.
La road map della sostenibilità economica ha un padre nobile quanto originale. Claude Turmes, 51 anni, lussemburghese, eurodeputato dal 1999 per i Verdi di cui è vicepresidente. Tra i «pionieri» della lotta al cambiamento climatico in Europa alla fine degli anni Ottanta, si occupa di energia fin dai tempi del Mouvement écologique.
Nel suo curriculum, una laurea in educazione fisica all’Università belga di Leuvain-La Neuve e i diplomi in scienze dell’ambiente e di maestro di yoga. Ma il relatore dei Gréng del Lussemburgo è anche Super Turmes, l’eroe dei fumetti (www.claudeturmes.lu) che «smaschera» il potere delle lobby e inchioda le imprese alla responsabilità sociale.
Nel suo curriculum, una laurea in educazione fisica all’Università belga di Leuvain-La Neuve e i diplomi in scienze dell’ambiente e di maestro di yoga. Ma il relatore dei Gréng del Lussemburgo è anche Super Turmes, l’eroe dei fumetti (www.claudeturmes.lu) che «smaschera» il potere delle lobby e inchioda le imprese alla responsabilità sociale.
Il 28 febbraio Turmes ha incassato un successo senza precedenti sul testo della “sua” direttiva: «È stato il voto più progressista che il parlamento europeo abbia mai espresso su una norma riguardante l’efficienza energetica. Si è trattato di un giorno importante: potrebbe rappresentare, davvero, una svolta nella politica energetica dell’Europa. Ora dipenderà dalla disponibilità dei 27 governi ad aiutarci a costruire il futuro dell’Unione».
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