In aumento gli investimenti dei fondi pensione nel comparto dell’energia solare, in particolare verso i grandi impianti. Germania e Gran Bretagna tra i paesi “prescelti” grazie al quadro regolatorio stabile.
“Nonostante i margini ridotti dei progetti a energia solare, diversi manager di fondi pensioni ritengono più vantaggioso investire nel solare che nei titoli di stato”. Lo ha rivelato Bloomberg che ha intervistato alcuni dirigenti di importanti aziende solari cinesi. Secondo quanto rivelato dal presidente della filiale della filiale europea del produttore solare cinese Trina Solar Limited, Benjamin Hill, i fondi pensione stanno rivelando un interesse sempre maggiore per i progetti fotovoltaici. «Il fotovoltaico sta diventando come era l’eolico fino a qualche anno fa, e cioè una fonte sicura di entrate», ha dichiarato Hill. L’amministratore delegato del produttore solare cinese Wuxi Suntech Eric Luo ha rivelato che alcuni fondi pensione arrivano addirittura ad accettare tassi di ritorno pari all’1,7 per cento.
Mentre i rendimenti per i nuovi progetti solari nei mercati maturi sono ormai troppo bassi per i private equity, molti fondi pensione stanno decidendo di investire nel solare, in quanto offre una buona alternativa ai titoli di Stato e, allo stesso livello di rischio percepito, offre rendimenti più elevati, ha dichiarato a Bloomberg New Energy, Pietro Radoia, analista finanziario.
“I fondi pensioni sono preparati a investire di più nel fotovoltaico seguendo l’esempio dell’eolico, poiché essi vedono in esso una fonte sostenibile e sicura di rendita”, ha proseguito Eric Luo. Luo ha anche sottolineato come gli investitori siano interessati soprattutto nella realizzazione di progetti solari di taglia industriale, specialmente in quei paesi, come Germania e Gran Bretagna, che hanno un quadro regolatorio stabile”.
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