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L’Antitrust ha inflitto una multa di 100mila euro alla società Teknosol Italia srl per pratica commerciale sleale: la segnalazione è arrivata da Adiconsum Sardegna che ha raccolto oltre 100 denunce di consumatori. 

fotovoltaico-a-costo-zeroDal 2010 ad oggi le associazioni dei consumatori hanno ricevuto centinaia di segnalazioni di protesta verso Teknosol Italia srl, una società che fino al dicembre 2013 risultava operativa e che commercializzava  impianti fotovoltaici. “Impianto fotovoltaico a costo zero” o “Impianto fotovoltaico ad anticipo zero”, questi i messaggi usati da Teknosol per pubblicizzare la propria attività sulla Nuova Sardegna e sull’Unione Sarda. Una proposta che, successivamente, è risultata ingannevole,  fuorviante ed antieconomica. Diversamente da quanto promesso, i  consumatori si sono trovati a dover pagare le rate del finanziamento, a percepire incentivi economici quasi ridicoli e totalmente inidonei a coprire la rata senza vedere diminuire di un euro la propria bolletta elettrica.

E nel merito, ciò che Adiconsum e l’Antitrust contestano all’azienda, sono  l’assenza di costi assicurata dalla produzione energetica ottenibile con gli impianti, dalle agevolazioni pubbliche relative agli impianti fotovoltaici e da particolari garanzie previste dall’offerta. L’assenza di costi in concreto si sarebbe potuta realizzare concludendo con una società terza un contratto di finanziamento dell’importo necessario all’acquisto dell’impianto scelto e di fatto annullando i pagamenti rateali dell’impianto stesso con la produzione energetica e le agevolazioni. Secondo la segnalazione di Adiconsum Sardegna la produzione energetica degli impianti fotovoltaici realizzati dal professionista è stata inferiore a quella prospettata dalla società; inoltre gli acquirenti degli impianti non hanno avuto accesso, del tutto o in parte, alle agevolazioni pubbliche che la società stessa garantiva di far conseguire.

Ancora, secondo Adiconsum Sardegna, l’investimento degli acquirenti di impianti fotovoltaici Teknosol, lungi dal ripagarsi in 12,5 anni come affermato nella comunicazione commerciale del professionista, è stata e continuerà ad essere fonte di perdite economiche anche dopo il decorso di eventuali 30 anni di produzione. L’associazione di consumatori ha inoltre sostenuto che la comunicazione commerciale del professionista, indicando i kilowattora di un’ipotetica produzione energetica anziché i kilowatt di potenza che sono invece indicati normalmente nel mercato di riferimento, ha impedito ai consumatori una comparazione dell’offerta della società stessa con altre offerte presenti nel mercato, offerte aventi un prezzo, per kilowatt di potenza installata, nettamente inferiore a quello praticato dalla società Teknosol. 
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