Venerdì 6 dicembre 2013 si è tenuto a Campobasso, presso la sede dell’Osservatorio Molisano sulla Legalità, la presentazione de “Il sole, le ali e la civetta”. Ben due i capitoli del libro dedicati alla storia dell’eolico in Molise dove centinaia di persone si sono mobilitate per dire no.
Arrivando in auto dalla costa li vedi. Sono gli antichi tratturi, le vie d’erba lungo le quali avveniva la transumanza, ovvero lo spostamento stagionale di greggi dai pascoli estivi dei monti d’Abruzzo, a quelli invernali del Tavoliere delle Puglie. Oggi su molte di queste vie naturali ci sono le pale eoliche, alcune ferme, altre funzionanti.
Perchè sono stati realizzati così tanti parchi eolici, quali sono i possibili ritorni per gli abitanti e soprattutto, quale il futuro per una regione unica grazie alla bellezza del suo paesaggio, sono state al centro dell’incontro. Se non si vuole buttare il bambino con l’acqua sporca occorre iniziare a ragionare su di un ritorno effettivo per tutto il paese, fermando la macchina degli investimenti facili e sicuri a favore di pochi. E il punto di partenza è sicuramente il Sud d’Italia.
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