Autorizzazioni negate e autorizzazioni concesse ma non dovute infiammano la polemica estiva in Regione. Dopo il caso del parco fotovoltaico di Restinco, nel Brindisino, avviati gli accertamenti sulle autorizzazioni degli impianti fotovoltaici realizzati tra le provincie di Brindisi e Bari
Tutto ebbe inizio alla vigilia di Natale del 2009, quando l’amministrazione regionale concesse alla società Sun energy l’autorizzazione unica per costruire e gestire un parco fotovoltaico da 25 megawatt da realizzarsi a Restinco, nel Brindisino. Un investimento di 103 milioni di euro che è arrivato oggi sul tavolo di Francesco Bretone, sostituto procuratore di Bari perchè, secondo l’accusa, i terreni sui quali doveva sorgere la struttura erano sottoposti a pignoramento.
Secondo quanto riporta Repubblica, pagine di Bari del 21 giugno 2013, a firmare l’autorizzazione fu Davide Pellegrino, titolare del Servizio energia e capo di gabinetto del presidente Vendola a cui il pubblico ministero contesta l’abuso d’ufficio. Secondo il magistrato, Davide Pellegrino e Giuseppe Rubino (che nel frattempo ha preso il posto di Pellegrino alla guida del Servizio), non potevano non sapere che i terreni di Restinco erano “pluripignorati”. Già nel 2010 infatti, un industriale tedesco Wolfgang Gehrlicher, aveva scritto agli uffici competenti per reclamare “le opportune valutazioni in merito” sui terreni da lui acquisiti con un anticipo di 2 milioni e 400 mila euro. I terreni, secondo le valutazioni della banche finanziatrici, risultavano già gravati da ipoteche giudiziarie per svariate decine di milioni di euro.
Allora fu avviato un procedimento civile mentre oggi il sostituto Francesco Bretone ha acquisito altri documenti presso l’assessorato regionale all’Ambiente per verificare tutte le procedure autorizzative rilasciate negli anni scorsi sul territorio pugliese.
Sotto il sole di Puglia l’estate si preannuncia, ancora una volta, caldissima. L’opposizione ha già presentato due interrogazioni sulla vicenda del fotovoltaico a Restinco chiedendo conto al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. In particolare Nino Marmo (Pdl), vicepresidente del consiglio regionale, ha ribadito di aver informato il presidente delle inchieste in corso precisando che: “o il presidente nelle sue mille distrazioni non ha letto le mie interpellanze o, avendole lette, non può fingersi ignaro delle problematiche sulle quali sono in corso delicate inchieste”.
Nel frattempo un’altra bufera si sta abbattendo sui palazzi della Regione Puglia : il Tar di Lecce ha accolto il ricorso di Sorgenia Solar e sarà la Regione a dover risarcire la società per “l’impossibilità di realizzare nei tempi previsti un impianto fotovoltaico” nel comune di Salice salentino.
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